TOMORROWSFolding, Flexing and Expanding


TOMORROWS
Folding, Flexing and Expanding


Il progetto / the project

Exhibition guide / Guida alla mostra

Folding, Flexing and Expanding   Public program






TOMORROWS - Folding, Flexing and Expanding

11 ottobre – 9 novembre 2025
Opening 10 ottobre ore 21.00
Palazzo del Capitanio, Verona (Ingresso libero)
Artisti
Apparatus 22, Zach Blas, Mit Borrás, Shu Lea Cheang, Heather Dewey-Hagborg, Shu Lea Cheang, Michele Gabriele e Copper Frances Giloth

A cura di
Jessica Bianchera e Domenico Quaranta

un progetto di 
Fondazione Cariverona 

con
Urbs Picta

in collaborazione con
Musei del Contemporaneo - Università di Verona 
Veronafiere S.p.A. - Artverona

media partner
exibart
Parte del progetto “Interregno” di
Fondazione Cariverona

con 
Urbs Picta
   
Programma pubblico / Public program

Apparatus 22: il corpo come dispositivo critico
TALK - 9 ottobre 2025, h 17.30

Università di Verona, Polo Santa Marta
Aula SMT03 (Piano Terra)
ingresso libero


Intervengono: 

  • Erika Olea – Apparatus 22 
  • Jessica Bianchera (Università di Verona) 
  • Domenico Quaranta (Accademia di Brera), curatori di TOMORROWS – Folding, Flexing and Expanding 
  • Luca Bochicchio (Università di Verona) 
  • Monica Molteni (Università di Verona, Responsabile scientifica del Museo del Contemporaneo dell’Università di Verona)


Nell'ambito del progetto TOMORROWS - Folding, Flexing and Expanding, che indaga le metamorfosi del corpo come dispositivo critico e immaginativo, in dialogo con tecnologie, estetiche speculative e nuove genealogie post-umane, il Museo del Contemporaneo dell’Università di Verona promuove un talk che pone in dialogo la collezione permanente dell’Ateneo con la ricerca degli artisti in mostra.

Il talk si focalizza, in particolare, sulla ricerca di Apparatus 22 – collettivo artistico fondato a Bucarest nel 2011 e rappresentato per l’occasione da Erika Olea – di cui il Museo custodisce due opere del ciclo Arrangements & Haze series: V1 e Hand Tools for Molding deep convictions. La discussione muove dal presupposto che l’inserimento di opere d’arte contemporanea in un contesto universitario non rappresenti soltanto un atto di conservazione, ma generi processi di ricerca, ridefinizione critica e apertura di nuove genealogie interpretative. In questo senso, la presenza di Apparatus 22 nella collezione diventa dispositivo per interrogare le metamorfosi del corpo – tema centrale della mostra – alla luce delle dinamiche istituzionali, didattiche e curatoriale proprie del museo universitario.

L’incontro mira così a delineare un campo critico in cui collezione, mostra e museo non appaiono come ambiti separati, ma come elementi interconnessi di una stessa ecologia culturale, capace di produrre narrazioni sul presente e sul futuro del corpo e delle sue possibili trasformazioni.





LABORATORI FAMIGLIE 

sabato 11 ottobre ore 16-17.30 
“Il mio corpo super-adatto”


Il laboratorio porta i partecipanti a immaginare e reinventare il proprio corpo come una creatura capace di adattarsi a mondi nuovi e sorprendenti. Ispirandosi all’opera CORE di Mit Borrás, che riflette sul corpo come spazio di trasformazione e incontro tra natura e tecnologia, i bambini saranno guidati a creare il loro “corpo ibrido”: metà umano, metà qualcos’altro – animale, pianta, macchina o pura fantasia.

Attraverso il disegno, i colori e piccoli materiali da assemblare, ogni partecipante potrà dare forma a una figura unica, pensata per sopravvivere e vivere meglio in luoghi immaginari come un bosco incantato, lo spazio cosmico o persino dentro un computer.

Il percorso si concluderà con un piccolo rituale collettivo: un gioco teatrale in cui ciascun bambino presenterà il proprio corpo speciale e le sue capacità straordinarie, condividendo con gli altri la scoperta di un nuovo modo di essere e di trasformarsi.

PRENOTAZIONI QUI



sabato 25 ottobre ore 16-17.30
“Il volto che si trasforma”



Il laboratorio porta i partecipanti a riflettere sul volto come luogo di identità, riconoscimento e trasformazione. Ispirandosi al lavoro di Zach Blas, che con le sue maschere collettive sfida i sistemi di sorveglianza e di riconoscimento facciale, i bambini saranno invitati a immaginare e costruire un volto nuovo, nato dall’unione dei tratti di tante persone diverse.

Attraverso il ritaglio e l’assemblaggio di parti di volti provenienti da fotografie stampate sul momento, i partecipanti daranno vita a una maschera collettiva che racchiude le caratteristiche di tutto il gruppo. Questo nuovo volto diventerà un simbolo comune e potrà anche ricevere un nome scelto insieme, a rappresentare l’identità condivisa che nasce dalla collaborazione e dal gioco creativo.

PRENOTAZIONI QUI



domenica 9 novembre ore 16-17.30 
“Bestiario del futuro”



Il laboratorio porta i partecipanti a immaginare come gli animali potrebbero trasformarsi e adattarsi in un futuro lontano, tra natura, tecnologia e fantasia. Ispirandosi alle opere di Heather Dewey-Hagborg, che esplorano i temi dell’ibridazione e delle nuove forme di vita create attraverso la biotecnologia, i bambini saranno guidati a inventare insieme un “bestia­rio del futuro”: un catalogo di creature straordinarie che nascono dall’evoluzione degli animali che già conosciamo.

Attraverso un gioco collettivo e di ascolto reciproco, i bambini sceglieranno un animale e ne immagineranno passo dopo passo le trasformazioni, aggiungendo ognuno un dettaglio nuovo: ali, zampe speciali, poteri insoliti, corpi ibridi fatti di elementi naturali e tecnologici. Ogni fase verrà annotata dalla mediatrice, così da costruire insieme un racconto visivo e scritto dell’evoluzione dell’animale scelto.

PRENOTAZIONI QUI







TOMORROWS - Folding, Flexing and Expanding


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